Vibe Coding:
l’AI per rivoluzionare lo sviluppo

Negli ultimi mesi l’intelligenza artificiale generativa ha cominciato a giocare un ruolo attivo nello sviluppo software. Non si parla più soltanto di chatbot o assistenti testuali: gli strumenti odierni sono veri e propri agenti intelligenti, capaci di eseguire compiti complessi, interagire con l’ambiente e collaborare attivamente alla costruzione di un’applicazione.
È in questo scenario che nasce il concetto di vibe coding. Un nuovo paradigma che combina codice, linguaggio naturale e intelligenza artificiale in un flusso operativo continuo. Lo sviluppatore non utilizza semplicemente uno strumento: dialoga con un sistema, lo guida e si fa guidare, con un’attenzione crescente alla logica applicativa e meno alla sintassi.
L’interazione con gli LLM è nata come esperienza puramente testuale, basata su prompt e risposte. Ma il vero salto è avvenuto con il passaggio a sistemi ad agenti: modelli AI dotati di stato, memoria temporanea e capacità di utilizzare strumenti esterni.
Questi agenti non solo rispondono, ma ragionano sul contesto, recuperano informazioni distribuite, eseguono task strutturati e navigano codebase anche complessi. In questo passaggio si colloca la nascita del vibe coding: un flusso collaborativo tra sviluppatore e AI, sempre più immersivo e produttivo.
Cursor è un IDE evoluto, basato su Visual Studio Code, progettato per lavorare in simbiosi con modelli linguistici. La sua struttura mantiene la familiarità di VSC, ma aggiunge una serie di funzionalità pensate per sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale.
La chat integrata offre tre modalità distinte:
Cursor introduce le Cursor Rules, un sistema di regole configurabili che guidano l’agente AI. Queste possono essere definite a livello globale o specifico di progetto. Alcuni esempi:
Il contesto può essere arricchito con note personalizzate, frammenti di documentazione, file e riferimenti esterni. Le interazioni sono salvate automaticamente sotto forma di checkpoint, utili per tornare a uno stato precedente del progetto.
Cursor permette inoltre di configurare le proprie preferenze di modello LLM, anche tramite API key per i modelli non open source.
Gli MCP – Model Context Protocol sono una struttura di interazione tra modelli linguistici e ambiente operativo. Permettono a un LLM di accedere a file, dati, API e configurazioni specifiche in modo controllato e strutturato. È come fornire alla AI un’interfaccia per "navigare" lo spazio del progetto con consapevolezza.
Cursor è uno dei pochi strumenti attualmente a integrare MCP in modo diretto, permettendo agli sviluppatori di estendere le capacità dell’agente con configurazioni pubbliche o personalizzate.
Chat: citazione file e richiesta spiegazione
Chat: opzioni di citazione
Settings: models
Settings: MCP
Cursor consente un'esperienza di sviluppo assistito ma controllato, dove l’agente AI non solo suggerisce ma partecipa attivamente alla costruzione e alla manutenzione del codice. L’uso di strumenti esterni come Wisprflow amplifica ulteriormente questa interazione, rendendo l’intero processo estremamente fluido e focalizzato sul risultato.
Replit è una piattaforma di sviluppo completa accessibile via browser. Combina in un unico ambiente strumenti di scrittura, collaborazione, debugging e distribuzione, rendendo lo sviluppo end-to-end disponibile ovunque.
Replit offre un editor intelligente che assiste lo sviluppatore con suggerimenti AI, completamento automatico, debug e refactoring. L’ambiente viene generato automaticamente, configurando dipendenze e pacchetti necessari.
Le sue funzionalità principali:
Un esempio pratico: abbiamo creato una TODO app collegata a Airtable senza scrivere codice, semplicemente interagendo con l’agente Replit.
L’agente crea automaticamente i checkpoint
La webapp è disponibile immediatamente da un sottodominio di Replit, ma è possibile collegarla a una proprio dominio
Lovable è una piattaforma AI per la generazione di applicazioni web full-stack. Pensata per essere utilizzata anche da chi non ha competenze di programmazione, consente di creare siti e app a partire da semplici descrizioni in linguaggio naturale.
Lovable analizza il prompt e genera struttura, interfaccia utente, backend e persistenza dei dati. Offre anche un editor visuale per intervenire sui componenti UI, personalizzare lo stile e integrare servizi esterni.
Le funzioni principali:
UI generata da Lovable a partire da un prompt, partendo dal sito Volcanic Minds come riferimento
Editor di stile integrato in Lovable
Il vibe coding non è più solo una visione futuristica. È una realtà già adottata da migliaia di sviluppatori, in ambiti professionali, educativi e creativi. L’interazione uomo-macchina si evolve, diventa fluida, e apre nuove possibilità di prototipazione, iterazione e manutenzione del software.
Qualunque sia lo strumento scelto, il passaggio è culturale prima ancora che tecnico: abbracciare il vibe coding significa ripensare il proprio modo di progettare e costruire.
Data di pubblicazione: 23 aprile 2025