Aprile 2023: il 66% dei siti web fa uso di tool specifici per analizzare il traffico sulle proprie pagine e per studiare le interazioni degli utenti. Di questi, l’86% ha scelto Google Analytics, leader indiscusso del settore e con un market share quasi assoluto.
Quali sono i motivi del suo successo?
Con questi numeri perché considerare i prodotti della concorrenza? Quali vantaggi si avrebbero?
Google Analytics, proprio perché è un prodotto con infinite sfaccettature, è piuttosto complesso da utilizzare e ha una curva di apprendimento che richiede competenze specifiche e, talvolta, figure appositamente formate.
La complessità si riflette anche sulle prestazioni dei siti web: lo script, soprattutto se utilizzato tramite gestori di tag (es. Google Tag Manager), è pesante e raccoglie una mole di dati spesso overkill.
Tutti questi dati dove finiscono? Google è trasparente sul loro utilizzo?
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP), prima dell’introduzione della versione 4 di Analytics, si è espresso proprio a questo proposito. La raccolta dei dati, effettuata negli Stati Uniti, è stata ritenuta eccessivamente approfondita, poco trasparente e non conforme alla normativa comunitaria.
Con la nuova versione, invece, i dati degli utenti risiedono finalmente sul server europei; verrebbero però trattati e processati ancora negli USA, scontrandosi con gli standard imposti dal GDPR. Inoltre, essendo state limitate anche alcune funzionalità (es. offuscamento IP e cookie), gli output delle due versioni non saranno direttamente confrontabili.
Sarà richiesto quindi un grande sforzo per la migrazione, da effettuare obbligatoriamente entro luglio 2023. Saremo tutti pronti?
“Ad oggi, il 90% dei siti web della Pubblica Amministrazione italiana ha deciso di disattivare Google Analytics.”
Fonte: Matomo
Noi di Volcanic Minds siamo sempre attenti agli strumenti che utilizziamo, soprattutto se ci sono in gioco i dati sensibili degli utenti dei nostri prodotti digitali. Non inseguiamo il mercato e le sue regole, ma siamo sempre due passi avanti per non farci mai trovare impreparati.
Siamo stati molto selettivi nella ricerca, puntando a un prodotto open source e sostenibile, che rispettasse al 100% il GDPR: Plausible è comunitario, ha i server sul suolo europeo e la raccolta dati è perfettamente trasparente e in linea con le nostre necessità.
Cos’ha fatto pendere l’ago della bilancia?
Il prodotto è utilizzabile da chiunque e ha una dashboard molto chiara, che fornisce tutte le metriche principali di un sito web:
A differenza di Google Analytics, Plausible è a pagamento ma permette di testare tutte le funzionalità con una prova gratuita di 30 giorni. Noi ci troviamo bene e non possiamo far altro che consigliarlo 👍
Data di pubblicazione: 24 aprile 2023